Si è tenuto ieri nel Dipartimento regionale Attività produttive l’incontro più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali per avviare il confronto sul Piano Gol, Garanzia occupazionale dei lavoratori, che assegna alla Regione Basilicata una prima cospicua tranche di 9 milioni di euro.
Presenti all’incontro Anpal servizi, Arlab, Dipartimento Attività produttive e rappresentanze sindacali, datoriali e del sistema formativo.
Gli esponenti delle organizzazioni sindacali hanno argomentato e ribadito che l’attuazione del Piano Gol richiede una speciale attenzione che deve andare oltre la semplice logica di un adempimento formale.
Allo stesso tempo i sindacati ribadiscono che non bastano le sole politiche attive a sostenere la risoluzione delle croniche e persistenti problematiche occupazionali se non accompagnate da una robusta politica di sviluppo innovativo e collegata agli investimenti generativi di una consistente offerta di lavoro sul territorio regionale.
Il progetto Gol assume, in tale quadro, un grande rilievo per sostenere le politiche del lavoro nella regione puntando ad assorbire un consistente ed ampio numero di disoccupati secondo un Piano che, seguendo il profilo dei diversi gruppi di disoccupati, possa definire il percorso di inserimento al lavoro con azioni mirate e progressive.
L’obiettivo strategico è di coinvolgere circa 6000 disoccupati in regione. Ora è decisivo dare priorità all’allestimento di un percorso organizzativo per prendere in carico i disoccupati e canalizzare l’avviamento al lavoro attraverso anche attività di formazione ed orientamento.
In concreto le OO.SS. chiedono alla Giunta regionale ed al competente Dipartimento che:
– si istituisca a breve un tavolo permanente di confronto e verifica permanente sul processo attuativo del Piano Gol tra Regione e rappresentanze sociali e sindacali coinvolte nella implementazione del Piano;
– si attivi, anche in via sperimentale, l’Osservatorio del mercato del lavoro (ML) provvedendo a dotare lo stesso con una congrua dotazione di figure professionale per avviare subito una ricognizione dei contingenti di non occupati da avviare a lavoro e/o formazione.
Ed inoltre le Organizzazioni sindacali chiedono:
– di ampliare la partecipazione ai lavori del Tavolo, di cui sopra, coinvolgendo rappresentanze comunali, del mondo universitario e dell’istruzione nelle fasi attuative di occorrenza;
– di incardinare una specifica struttura direzionale nel Dipartimento competente, con specifici responsabili del procedimento attuativo del Piano ed in Arlab, la funzione di predisporre il Piano Gol ed i relativi moduli attuativi, oltre a sostenere ed attuare le istanze e determinazioni del Tavolo di confronto sopradetto;
– di coinvolgere nella fase progettuale ed attuativa del Piano la rete dei CPI, incluso il prezioso, recuperato, apporto dei Navigator e del sistema privato di formazione e di agenzie del lavoro, ove necessario e con la supervisione dipartimentale regionale.
Il Piano dovrà contenere:
1) una specifica progettualità di interventi a sostegno del contingente delle fasce deboli e difficili da collocare nel ML, tra le quali i disoccupati di lunga durata, i beneficiari di RMI, RDC, TIS;
2) un’attenzione specifica, con misure dedicate, andrà, inoltre, rivolta ai temi: dell’occupazione femminile (scarsa partecipazione al mercato del lavoro, gap salariale, pochi servizi); dell’occupazione giovanile attraverso l’implementazione di una progettualità mirata, sulla base delle lezioni critiche apprese nell’attuazione di Garanzia giovani, effettuata una rapida e speciale ricognizione dei contingenti dotati di qualifica e di titoli di studio, e con interventi di formazione/specializzazione e politiche di ‘trattenimento’ e attrazione verso il territorio, per evitare la cosiddetta ‘fuga’ dei cervelli; dei migranti, anche come elemento da inserire in un ragionamento sulle politiche di ripopolamento della regione.
3) una progettualità dedicata al fenomeno migratorio nel senso di effettuare una preliminare ricognizione-censimento dei circa 3000 studenti immigrati in scolarizzazione, oltre al contingente da recuperare di ca. 2000 adolescenti immigrati non scolarizzati;
4) un pacchetto di attività formative e di avviamento al lavoro per la fascia di diplomati attraverso una raccolta ricognizione dei giovani con curricula ed attività formative ex Fondi UE o di diversa fonte.
Le attività propedeutiche di ricognizione e di raccolta dati potranno essere assicurate con il coinvolgimento di CPI dotati di personale già impegnato in attività simili e da Basil ITT, opportunamente consolidato con le figure professionali già previste.
Sulle risultanze dell’incontro il DG del Dipartimento ha espresso volontà di strutturare un confronto permanente con i soggetti interessati riservandosi di riferire all’Assessore ed assicurando che l’incontro è da ritenersi il primo di una serie specifica.
CGIL CISL e UIL ribadiscono che l’accoglimento delle istanze sopra indicate per attuare il Piano Gol in regione sono di assoluta urgenza e che ogni ulteriore ritardo nella definizione di un modello attuativo delle provvidenze notevoli che derivano dal Gol contribuisce a non risolvere i gravosi e così impellenti problemi occupazionali in Basilicata.