Ora è il momento di una svolta!
Alla vigilia di ogni stagione autunnale, da anni, i sindacati parlano di “autunno caldo”. Ai problemi rinviati o incancreniti durante l’estate si aggiungono quelli immancabili del dopo ferie: dai costi scolastici per le famiglie, all’aumento della spesa alimentare, alle liste di attesa per una visita medica specialistica. Cosa si prevede in Basilicata? E come si prepara il sindacato ad affrontare la nuova stagione? Ne parliamo con Vincenzo Tortorelli, Segretario Generale UIL Basilicata.
D. Dal suo osservatorio, cosa attende lavoratori, famiglie, anziani lucani nei prossimi mesi?
R. Ci sono tutte le avvisaglie per una stagione complicata. La prima priorità è l’attivazione del “tavolo automotive ” su Stellantis e dell’indotto del Polo dell’auto di Melfi, poi bisogna dare risposte all’esercito di precari che aumenta mese dopo mese, ai cittadini che hanno perso il Reddito di Cittadinanza, ai lavoratori Rmi e Tis, alle platee dei progetti Saap e forestazione , alle vertenze aziendali irrisolte (Apea, cambi d’appalti con tagli occupazionali ) ai malati che non ricevono cure adeguate. Non sono “segnali”, sono persone che chiedono risposte e in tempi ravvicinati. Per questo non è stato certo casuale che la segreteria regionale tra i primi incontri della ripresa abbia voluto tenere una riunione organizzativa in presenza con gli operatori del Patronato Ital-Uil e i Delegati Sindacali perché siamo convinti che bisogna stare vicino alle persone sui territori sui posti di lavoro per garantire servizi di qualità ai cittadini, lavoratori, famiglie, giovani, anziani, donne, extracomunitari.
D. A proposito di incidenti sul lavoro, la collocazione della Basilicata in “zona rossa” con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Indice incidenza medio, pari a 18,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) nei primi sette mesi del 2023 (5 lavoratori morti) e la tragedia della stazione di Brandizzo (Torino) con la morte di cinque operai, hanno riacceso l’attenzione. A quali iniziative avete pensato?
R. R. La sicurezza sul lavoro è stata e sarà la nostra stella polare , voglio ricordare l’importante iniziativa del Tour UIL del 2021 con la sottoscrizione del protocollo tra Scuola e sindacato nell’ambito della campagna “Zero morti sul lavoro” .Quindi dando concretezza al percorso, la novità è che con il nuovo anno scolastico vogliamo portare i temi anche nelle scuole per affermare la cultura della sicurezza tra i giovani. Serve un piano nazionale con specifici riferimenti territoriali per aggiornare i Protocolli sulla sicurezza sottoscritti lo scorso anno con il Governo, anche introducendo due capitoli riferiti ai lavoratori fragili e alla formazione. E’ necessario convocare l’Osservatorio regionale per la sicurezza ed affidargli compiti specifici.
D. Oltre alla sicurezza sui posti di lavoro, è da tempo che la Uil sostiene che “è necessario mettere in sicurezza la Basilicata”. In che senso?
R. R. Non c’è solo il welfare da difendere a denti stretti. Non mancano molti mesi dalla conclusione della legislatura regionale. Ci siamo rivolti più volte al Presidente Bardi e alla Giunta e vorrei cogliere questa occasione per rinnovare la nostra proposta. Manca un miglio dalla fine del loro mandato e pertanto siamo consapevoli che non si può fare tutto quello che non è stato fatto sinora. L’alibi del “disastro ereditato” non regge più, ci si concentri piuttosto sulle priorità. Su tutte Stellantis e l’automotive per il “Patto per Melfi”, lo stato di attuazione del Pnrr, la programmazione dei Fondi Europei e il tema legati al petrolio dall’utilizzo dei 150 milioni delle Royalty alla programmazione dello sviluppo del dopo petrolio, un’intesa sulla sanità per il rafforzamento del sistema sanitario, il lavoro e la difesa dello stato sociale. E la questione “giovani” , ragazze e ragazzi lucani, 23 mila in meno tra i 25 e i 34 anni in dieci anni, che trovano davanti al loro cammino ostacoli, spesso insormontabili, fatti di precarietà di lavoro e di vita che li portano a vedere un futuro solamente andando via dalla Basilicata. Continuiamo a chiedere un cambio di passo prima di tutto nel confronto con il sindacato che sinora è stato episodico e formale. Non siamo mai entrati nella concertazione, termine che negli ambienti di viale Verrastro provoca l’orticaria. Pensare di farcela da soli è quanto di più sbagliato possa esserci specie nell’affrontare sfide epocali come quella della transizione energetica…
D. Energia ed acqua continuano dunque ad essere centrali
R. R. Noi abbiamo un’idea precisa: la Basilicata da “hub energetico” si candidi a diventare “hub manifatturiero” per il Sud, una funzione strategica in particolare per il rilancio del sistema manifatturiero che per rilanciare la competitività delle imprese e per attrarre nuovi investimenti, partendo dal Polo dell’auto di Melfi insieme ai quattro nuovi modelli a motore elettrico ha bisogno di ridurre i costi energetici e migliorare la piattaforma logistica , ci sono gli strumenti legati anche al decreto “area di crisi complessa” che sicuramente impegna tutti Giunta, Confindustria e Sindacato a discutere e definire soluzioni alle tante criticità occupazionali che si genereranno nell’immediato. Sono sempre più attuali gli Stati Generali dell’Energia e il Patto per l’Energia per mettere a punto una strategia non estemporanea. I programmi di transizione energetica e i progetti contenuti nel Pnrr sono la nuova straordinaria opportunità per candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno. Sull’acqua, lo abbiamo detto in occasione dell’approvazione del bilancio di Acquedotto Lucano. Non basta aver messo i conti a posto. Serve un piano strategico. E dopo la tassazione degli extraprofitti di banche ed istituti di credito, il Governo raccolga la proposta della Uil di seguire la stessa strada per gli extraprofitti accumulati dalle società petrolifere ed energetiche, istituendo in Basilicata un fondo specifico da indirizzare in particolare per le categorie più deboli, gli anziani, le famiglie monoreddito, i lavoratori precari.
D. La sanità lucana è attesa a molte prove in autunno. Cosa farà il sindacato?
R. Siamo fortemente preoccupati perché dopo la fase pandemica ci saremo aspettati una risposta diversa per la tenuta del Sistema Sanitario Regionale invece si registra un arretramento di servizi e prestazioni per la salute specie nelle aree più interne. La richiesta di un Consiglio regionale straordinario sui problemi della sanità è quantomai opportuna, soprattutto se aperto alle forze sociali e sindacali che da anni chiedono di essere ascoltate. Le segreterie generali confederali e di categoria Cgil, Cisl, Uil, dopo la grande manifestazione dell’autunno scorso, hanno consegnato al Governo regionale una proposta di merito sulla quale nessun confronto è stato attivato. Ciò ha sicuramente contribuito ad aggravare i problemi. Per evitare che il SSR coli a picco, questo Consiglio Regionale aperto potrebbe essere l’occasione per trovare soluzioni concrete alle nuove assunzioni, alle stabilizzazioni, agli incrementi salariali e agli incentivi agli operatori, per avere risposte concrete sulla Sanità privata e sull’incremento dei tetti di spesa.
D. Quali sono i prossimi appuntamenti della Uil?
R. L’appuntamento al quale certamente non mancheremo è quello di essere sempre più il sindacato delle persone, vicine a loro nei territori. In pochi mesi abbiamo fatto importanti investimenti attraverso le “Case Uil” con nuovi uffici e servizi del Patronato Ital, del Caf e delle Categorie. E poi il nostro ambizioso Progetto Casa Uil di Matera che inaugureremo il prossimo 21 settembre insieme a Pierpaolo Bombardieri, il nostro Segretario nazionale. A Matera cultura e turismo continuano ad essere i driver dello sviluppo, ma non bastano ed anzi hanno necessità di un’attenta riflessione. Bisogna riaggiornare l’idea di Matera per il suo ruolo di cerniera della strategia di crescita del Mezzogiorno e per questo il 21 settembre oltre all’inaugurazione della sede stiamo organizzando un momento centrale di confronto.
D. In sintesi un “messaggio” dalla Uil per questa nuova stagione?
R. Poco più di un anno fa al nostro congresso regionale lanciammo lo slogan “E’ questo il momento”. Credo sia ancora più attuale. E’ questo il momento di fare scelte anche coraggiose ma necessarie. Dopo sarà troppo tardi. Si convinca il Presidente Bardi. Tanto più che non possiamo tollerare mesi di campagna elettorale per le regionali. A pagarne le conseguenze sarebbe l’intera nostra comunità. La Basilicata può essere messa in sicurezza e guardare al futuro solo se si vuole realmente lavorare per il benessere delle persone. Noi siamo stati e saremo il “sindacato della proposta” e per queste ragioni non faremo sconti a nessuno e se non arriveranno segnali e risposte chiare la Uil proporrà a Cgil e Cisl un percorso di confronto con i lavoratori attraverso assemblee e attivi territoriali non escludendo una grande mobilitazione regionale.