di UIL Basilicata
Dalle dichiarazioni dei redditi 2018 risulta che il 94,7% del gettito IRPEF è versato dai soli lavoratori dipendenti e pensionati. Questo – sottolinea una nota dell’Ufficio Servizi Fiscali della Uil – è un dato rilevantissimo perché l’IRPEF rappresenta il 40% delle entrate erariali del nostro Paese.
L’attuale situazione fotografa l’iniquità del sistema fiscale italiano e non è più sopportabile. In Basilicata nel 2017, ultimo anno di riferimento per i Conti economici territoriali preso in esame da Bankitalia nel rapporto di giugno 2019, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici era pari in Basilicata a circa 13.500 euro pro capite, un dato sostanzialmente in linea con il Mezzogiorno, ma minore della media nazionale (rispettivamente 13.700 e 18.500). Elaborazioni di Bankitalia su dati Prometeia, riferite al totale delle famiglie residenti in regione, confermano per il 2018 una sostanziale stazionarietà, a fronte della crescita nella media nazionale.
Per la Uil – commenta il segretario regionale Vincenzo Tortorelli – bisogna varare una vera riforma del nostro sistema fiscale che tagli le tasse a chi le paga, vale a dire ai lavoratori dipendenti e pensionati, attraverso un significativo aumento delle detrazioni. E’ dunque urgente che il Governo apra un confronto con i sindacati per arrivare a una complessiva riforma del fisco, che ridisegni le aliquote IRPEF e gli scaglioni, rispettando il principio di progressività previsto dalla Costituzione e, contemporaneamente, attuando una svolta nella politica di lotta all’evasione fiscale per recuperare i 110 miliardi di euro che ogni anno sono sottratti alle casse dello Stato.
L’andamento dei redditi in Basilicata registrato dal 2014 non ha determinato un totale recupero dei livelli pre-crisi: nel 2018 il reddito risultava infatti inferiore di oltre un decimo a prezzi costanti rispetto a dieci anni prima. Nel 2018, la quota di individui in famiglie senza reddito da lavoro è risultata pari al 12,1 per cento in regione, un dato superiore alla media nazionale (10,0 per cento); l’incidenza è inoltre maggiore per gli individui in famiglie con a capo un giovane , così come tra gli individui in famiglie con a capo una persona con un titolo di studio basso o una donna.
I contribuenti lucani sono 380 mila: meno di un migliaio ha un imponibile tra i 50 mila e i 100 mila euro; meno di 100 hanno un imponibile che superano i 300 mila euro.
Quindi si deduce che la stragrande maggioranza dei contribuenti hanno dichiarato meno di 50 mila euro.