Per dare seguito agli impegni assunti dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Castelmezzano e successivamente nel giro in Basilicata, sarebbe utile pensare agli Stati Generali del Sistema Produttivo Culturale che in Basilicata produce al 2022, secondo dati della Fondazione Symbola e Unioncamere. 455 milioni di euro e per occupazione (diretta ed indotta) raggiunge le 8.200 unità.
Lo sostiene il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli che a Castelmezzano ha avuto uno scambio di idee con il Ministro Sangiuliano. Il sistema produttivo culturale lucano che incide per il 3,3% del Valore Aggiunto complessivo della regione a conferma che è un formidabile attivatore di economia – aggiunge – ha un potenziale solo parzialmente espresso. Per questo è necessario, prima di tutto, fare il punto sui progetti e i programmi in campo e lo stato di spesa delle risorse comunitarie, nazionali e regionali attraverso una Cabina di Regia che contenga tutti i soggetti istituzionali – nazionali e locali – che si occupa di spesa per la cultura e che in troppi casi procedono senza una visione unitaria ed organica degli interventi finanziati. Intanto rilanciare la cultura da Castelmezzano ha un significato importante per tutti i borghi lucani che devono credere di più nel proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico.Castelmezzano ha dimostrato che insieme ad attrattori (su tutti il Volo dell’Angelo) – continua Tortorelli – è possibile accrescere flussi turistici e con essi movimentare occupazione, imprese ed economia locale. Il bando del Ministero alla Cultura a favore delle imprese nei borghi è sicuramente uno strumento utile. Sono questi i temi che la Uil affronterà il 21 settembre prossimo alla presenza del segretario generale Pierpaolo Bombardierdi nella Capitale Europea della Cultura 2019 dove cultura e turismo continuano ad essere i driver dello sviluppo di Matera e del Materano, ma non bastano. C’è la necessità di un adeguamento di progetti e programmi al passo con le profonde novità intervenute. Anche questa stagione turistica a Matera conferma il “punto debole” della permanenza media bassa con i turisti specie stranieri tornati a visitare la Capitale Europa della Cultura 2019, dopo gli anni del Covid, limitandosi in media ad un giorno. Bisogna riaggiornare l’idea di Matera per il suo ruolo di cerniera della strategia di crescita del Mezzogiorno.