Il nuovo corso della relazione tra attività estrattiva e Basilicata non può che essere ancorato a 4 pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro investimenti.
E’ in sintesi quanto sostenuto della Uil Basilicata oggi all’incontro in Regione con l’Eni.
Negli anni, il piano di questa relazione si è via via inclinato rispetto agli effetti dell’attività estrattiva su ciascuno di questi temi, ed è necessariamente da questi aspetti che occorre tornare a discutere per giungere a una nuova fase e a un nuovo patto che, uscendo dalla dimensione locale, guardi alla dimensione regionale dello sviluppo da un lato e degli impatti dall’altro.
Per costruire le condizioni ottimali nella relazione tra petrolio, lavoro e comunità per la UIL bisogna partire dai lavoratori, dai loro bisogni e dalla loro stabilità lavorativa, oggi più che mai messa in discussione.
Questa nuova relazione che si vuole costruire, e che noi condividiamo, non può risolversi in una semplice esternazione ma ci vogliono i fatti e se si vuole dimostrare che tutti responsabilmente abbiamo intrapreso la strada giusta ognuno per la propria parte bisogna che si assuma le proprie responsabilità.
Eni sia il garante per la tenuta occupazionale in Basilicata, le vertenze aperte a partire dalla Nico alla Maersk devono trovare rapida soluzione, in questa nuova intrapresa tra Eni, Regione e parti sociali.
Si convochino rapidamente i tavoli tecnici già da domani perché siamo convinti, accogliendo positivamente quello che il responsabile del DIME ha riportato al tavolo della Regione Basilicata, proprio in questa fase drammatica che solo il buon senso e la responsabilità di tutti possa aprire la strada a nuove soluzioni per queste crisi occupazionali.
Noi come UIL siamo pronti a fare la nostra parte; diversamente anche questa volta abbiamo scherzato e noi a questo gioco del massacro non ci stiamo, perché siamo fortemente convinti che la nostra storia e la nostra cultura non può prescindere dallo stare al fianco dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio.
Siamo fiduciosi che questo nostro appello/invito possa trovare nella ragionevolezza dei componenti del tavolo odierno le soluzioni migliori perché il lavoro non sia una chimera o un sogno sempre da inseguire ma sia una certezza.