Un Piano di Sviluppo e Coesione per il rilancio delle Aree Interne è stato presentato dalla Uil ai sindaci dei Comuni del Pollino-Val Sarmento nell’ambito di On the Way 131, il viaggio della Uil per i 131 comuni della Basilicata. Una delegazione della Uil composta tra gli altri dal segretario regionale Vincenzo Tortorelli, dal segretario organizzativo Diego Sileo e dal coordinatore Uil Artigianato Rocco Messina, ha incontrato a S. Costantino Albanese il sindaco Renato Iannibelli, a Noepoli il sindaco Giuseppe Valicenti, a Cersosimo il sindaco Domenica Paglia, a Terranova del Pollino Luigi Todaro, in rappresentanza dell’Amministrazione e delegato dal sindaco, a San Giorgio Lucano il sindaco Giuseppe Esposito. Il tour si è concluso a San Paolo Albanese con un’assemblea di sindaci e comunità locale con la partecipazione del sindaco di San Paolo Antonio Troiano e tra gli altri dirigenti della Uil del segretario regionale Uil Pensionati Carmine Vaccaro. Come ha spiegato Tortorelli agli amministratori comunali, la Uil ha deciso di riprendere On the Way (dopo le precedenti tappe a Brindisi di Montagna e Matera) dalla più piccola area interna della regione (Pollino-Val Sarmento) simbolo di criticità in particolare per i servizi ai cittadini, per spopolamento e fuga dei giovani ma allo stesso tempo simbolo di grandi potenzialità per le risorse turistiche, ambientali, culturali e umane presenti. Da parte dei sindaci è venuta la piena condivisione della forte protesta espressa per quanto contenuto nel Piano strategico nazionale delle Aree interne, presentato dal Governo, che parla di “spopolamento irreversibile” da “accompagnare” in una sorta di agonia. Tutti i sindaci hanno rigettato questa valutazione. Il sindaco di San Paolo ha riferito della costituzione di un Comitato Val Sarmento. Il sindaco di S.Costantino ha rilanciato come temi centrali il turismo e la cultura in particolare delle tradizioni arbereshe. Il sindaco di Cersosimo ha parlato della necessità di motivare i giovani a restare. Il sindaco di Noepoli ha insistito sullo sviluppo dei poli produttivi di Senise e Policoro per dare lavoro. L’amministratore di Terranova ha parlato di una visione futura che superi il lamento. Il sindaco di San Giorgio ha presentato un progetto di idee per realizzare un hub di agricoltura bio, zootecnia autoctona, programmi di diversificazione produttiva in grado di garantire posti di lavoro anche innovativi. Altro elemento di condivisione: l’Unione dei Comuni non è stato in grado di dare risposte esaurienti in termini di programmazione e governance territoriale. Per questo è stato manifestato interesse per la nuova visione che viene dalla Uil”. Tortorelli lo chiama “modello unione cantonale” per costruire un modello evoluto di “Unione dei Comuni”, ispirato a esperienze europee e nazionali già consolidate, che metta in rete i territori su scala più ampia, fino a favorire forme di cooperazione anche di carattere interregionale e lungo gli assi strategici di collegamento tra Basilicata, Campania, Puglia e Calabria.
Le Unioni cantonali – spiega precisando che non ci si deve appassionare sul termine – devono prevedere una rappresentanza politica dei Sindaci dei Comuni, un sistema organizzativo con un ufficio di area e di management, la gestione di un bilancio comune, strumenti e tecnologie di processo a sostegno delle funzioni attribuite e gestite. Obiettivo: creare una Basilicata fondata su ambiti territoriali omogenei che condividano servizi, risorse, infrastrutture e programmazione, con una governance partecipata, moderna e flessibile. Sul tema dei servizi Uil e sindaci condivono la battaglia per garantire a queste comunità adeguati servizi socio-sanitari, in particolare agli anziani che costituiscono la maggioranza della popolazione, per la scuola, i trasporti e le infrastrutture civili e di collegamento viario. Nella Visione di lungo periodo rientrano la gestione condivisa delle risorse idriche; tutela e valorizzazione delle foreste come patrimonio collettivo; Beni culturali, linguistici e tradizionali: patrimonio vivo delle comunità; Valorizzazione tradizioni popolari e patrimonio enogastronomico; Censimento e recupero del patrimonio edilizio esistente; ristrutturazione e riuso del patrimonio monumentale pubblico.
Abitazioni autosufficienti e “green”. Per Tortorelli la possibilita di estendere e approfondire la “Strategia delle aree interne in Basilicata” passa per rimettere al centro della programmazione regionale la questione aree interne, superando ritardi disattenzioni e disfunzioni. Significa rileggere bene le potenzialità dei territori con la partecipazione determinante delle realtà, dei luoghi, della comunità. Ricostruendo la “realtà” concreta delle aree interne, valutando il cammino percorso, i programmi in atto, analizzando lo stato delle reti infrastrutturali e dei servizi, i patrimoni pubblici accumulati, lo stato di abbandono etc. E soprattutto valutando la domanda e dell’offerta di lavoro a livello delle singole aree per individuare i reali bisogni delle aree interne regionali. Queste scelte importanti per dare coraggio e spessore alla vita di queste comunità – ha detto – devono poggiare su di un progetto di cooperazione tra gli Enti locali a presidio delle nuove politiche di territorio. Il segretario della Uil si dice particolarmente soddisfatto del tour. i sindaci che abbiamo incontrato si sono dimostrati i migliori interpreti della “voglia di riscatto”. Occorre evitare l’errore di immaginare uno sviluppo selettivo, concentrando i vantaggi solo sulle aree portuali o costiere e trascurando le aree interne, i piccoli comuni e le fasce montane del Sud, che rischiano l’isolamento infrastrutturale e sociale. Il rilancio del Mezzogiorno passa attraverso alcune direttrici non rinunciabili: completamento e potenziamento della rete infrastrutturale, rilancio delle politiche di coesione, messa a terra rapida e responsabile dei fondi Pnrr, cura e rilancio del settore sanitario, sostegno al lavoro di qualità e al capitale umano, legalità e sicurezza. Per costruire il futuro dei piccoli comuni la presenza del sindacato è fondamentale quale presidio democratico di ascolto, partecipazione e servizi.