Uil Basilicata lancia il Coordinamento Immigrazione “Zero Differenze”.
Presentato questa mattina 22 luglio 2025, al Centro Polifunzionale Caritas a Tito Scalo, mira a ridurre le disuguaglianze nel mondo del lavoro, promuovendo percorsi di inclusione sociale e lavorativa per i cittadini extracomunitari.
Secondo i dati, in Basilicata si contano circa 25.000 lavoratori stranieri, di cui oltre 14.000 non in condizioni regolari. Un quadro che si intreccia con un’altra criticità: gli incidenti sul lavoro, che colpiscono soprattutto migranti impiegati nei settori più esposti e spesso privi di adeguate tutele, anche quando formalmente assunti.
“Vogliamo occuparci dei lavoratori invisibili, dei cosiddetti ‘fantasmi’ del mondo del lavoro” ha dichiarato il segretario regionale UIL, Vincenzo Tortorelli. “Il sindacato deve stare dentro queste dinamiche, dare voce a chi non ce l’ha”.
Il progetto “Zero Differenze” si muove in questa direzione: vuole rafforzare la rete di assistenza sindacale e legale, avvicinarsi ai migranti sommersi, contrastare il lavoro nero, promuovere formazione, sicurezza e consapevolezza dei propri diritti. Uno degli obiettivi è anche quello di estendere i Coordinamenti Immigrazione della UIL sul territorio regionale, lavorando in sinergia con sindaci e amministrazioni comunali già sensibili al tema. Tra questi, il segretario Tortorelli cita l’incontro con il sindaco di Brindisi di Montagna, Gerardo Larocca, che ha manifestato disponibilità a sperimentare nuovi modelli di accoglienza e integrazione.

Nel suo intervento, il segretario confederale nazionale Uil Santo Biondo si è soffermato sull’attuale gestione dell’immigrazione: “Il Decreto Flussi va messo al bando. Nel 2024, ha prodotto meno dell’1% di contratti regolari sulle domande presentate. Dobbiamo tornare a un approccio più strutturato, favorendo la formazione nei Paesi di origine, come già previsto ma mai veramente incentivato”.
A rafforzare la dimensione nazionale del progetto, la presenza di Giuliano Zignani, presidente dell’Ital Uil Nazionale, che ha sottolineato l’importanza del progetto: “Racchiude un’idea della Uil rispetto all’inserimento lavorativo di queste persone. Facciamo di tutto per avviare percorsi e coordinamenti che aiutano il loro inserimento nel mondo produttivo”.
“Zero Differenze” si colloca nell’ambito delle politiche europee previste dal Piano d’Azione UE per l’Integrazione e l’Inclusione 2021–2027, che mira a costruire società più inclusive attraverso lavoro, servizi e partecipazione attiva dei cittadini non comunitari.