I segretari regionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL Basilicata, hanno scritto al Presidente della Regione, Vito BARDI, per sollecitare la convocazione di un Tavolo Permanente sulle questioni della Digitalizzazione della Regione per lo sviluppo del territorio e la tutela della sana e buona occupazione, anche in relazione a quanto sta avvenendo a livello nazionale, in seguito alla OPA lanciata dal Fondo Speculativo KKR su TIM.
In Basilicata, l’azienda impiega circa 170 addetti diretti tra customer care, servizi amministrativi e tecnici; a questi occorre aggiungere i customer care in outsourcing, le aziende che gestiscono gli appalti relativi alla manutenzione della rete e, in generale, tutti i servizi connessi, per un indotto stimato di circa 1000 lavoratori.
Preoccupa molto la posizione del Governo che si limita ad “osservare” con interesse la situazione; è evidente che si apre una fase molto delicata per TIM, con possibili impatti sull’occupazione che, in particolare in un territorio come quello lucano, sarebbe devastante. TIM negli anni ha perso centinaia di addetti in Basilicata, subendo un drastico ridimensionamento del presidio territoriale ridotto ormai al minimo. Esiste, poi, una questione, altrettanto importante, legata al futuro della regione per ciò che attiene gli aspetti della connettività, della infrastrutturazione digitale e dei servizi ad essa connessi.
E’evidente che il modo in cui verrà condotta l’operazione di realizzazione della rete di nuova generazione non sarà ininfluente per il futuro di una regione poco popolata, con un territorio ampio e mal connesso, che soffre di grave carenze strutturali, di una cultura digitale povera e poco diffusa, di un fenomeno accentuato di spopolamento e fuga dei giovani: una regione, insomma, decisamente “poco appetibile” per il mercato dal punto di vista degli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture digitali e quindi dei servizi ad essa connessi.
Se si vuol superare davvero il digital divide e quindi evitare di generare o rafforzare alcune diseguaglianze, è evidente che è necessaria una maggior presenza dello Stato sul tema. L’esatto contrario del modello che il Governo si appresta a intraprendere con l’emissione di “microbandi” per la realizzazione di pezzi di rete, che verranno costruiti da privati con fondi pubblici. Per questo motivo, SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL auspicano il ritorno al progetto di Rete Unica: per non pregiudicare il futuro della regione e del Paese, e per non rischiare gravi ripercussioni sui livelli occupazionali.
Le scriventi hanno richiesto al Presidente Vito BARDI l’apertura immediata di un tavolo permanente su dette questioni, al quale invitare tutti i soggetti interessati, anche al fine di ricostruire la situazione attuale del territorio rispetto alla dotazione di infrastrutture per la connettività.
Inoltre, in data 30 novembre p.v., dalle ore 10 alle ore 13, in piazza Mario Pagano a Potenza, davanti la sede della Prefettura, si terrà un presidio dei lavoratori TIM della Basilicata, sui temi su esposti, al fine di sensibilizzare il governo e le istituzioni su questioni che riguardano il futuro di mille lavoratori lucani e lo sviluppo della regione stessa
Potenza 25 Novembre 2021
Le Segreterie Regionali Basilicata
Anna RUSSELLI Antonio CARUSO Giovanni LETTERELLI